Durante la diretta Facebook di oggi Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania dichiara: “Più siamo rigorosi oggi, più si accorciano i tempi dell’emergenza. Più facciamo gli imbecilli, più questo calvario durerà mesi”.
Dal momento in cui Marzo, il mese colpito dalla quarantena, è anche uno dei mesi delle sessioni di laurea nelle università, il governatore ha minacciato seri provvedimenti in caso di organizzazione di feste ed eventi.
“Mi arrivano notizie secondo cui qualcuno vorrebbe organizzare la festa di laurea. Manderemo i carabinieri con il lanciafiamme. Ma quale festa di laurea? Fatela tra due, tre, quattro mesi. E’ incredibile. Vi ricordate poi quello che è successo una decina di giorni fa? Avevamo già avviato la chiusura dei locali, eppure c’erano tanti giovani a fare la movida. Tutti allegri, ammucchiati l’uno sull’altro, magari dopo aver bevuto dallo stesso bicchiere. Tutti allegri all’insegna del ‘chi vuol essere lieto sia, di doman non c’è certezza’. Bene. Adesso quelli che volevano essere lieti 10 giorni fa se ne sono andati lietamente in ospedale. E hanno mandato lietamente in ospedale genitori e nonni”.
Prosegue “La Regione Campania ha anticipato un’ordinanza, che non è stata ancora assunta a livello nazionale, il che è un errore grave. Avevamo chiesto uno sforzo di due settimane. E c’è stata gente che neppure per due settimane ha ritenuto di rinunciare a fare footing sul lungomare. Abbiamo anche avuto persone che in maniera irresponsabile hanno dato vita a manifestazioni religiose con decine di persone. Abbiamo dovuto mettere in quarantena una zona della regione. Queste non sono manifestazioni di spiritualità, ma sono manifestazioni di imbecillità. Chiaro?”.