Ci troviamo in un periodo d’emergenza, lo sappiamo, l’emergenza è sanitaria a causa del Covid-19, ma le attuali condizioni fanno presupporre un’ulteriore emergenza: quella economica e di conseguenza, sociale.
In questo momento è bene riflettere sul ruolo delle istituzioni, la presenza mediatica dei vertici e la mancanza, attualmente, della funzione collegiale di detetminati organi, stringe le persone verso i leader. Non è un caso che proprio ora la popolarità del Presidente Conte sia cresciuta esponenzialmente.
Conte però non è l’unico, in questo momento il cittadino si identifica nei messaggi del suo sindaco, del suo presidente di Regione (ad esempio, il caso-De Luca, governatore della Campania che macina visualizzazioni su Facebook), troviamo infatti decine di pagine sui social network che trovano la loro fortuna proprio attraverso dei meme su determinati personaggi.
Se da un lato l’ironia è una alleata preziosa in questi momenti di “reclusione” dettati dalla quarantena, non dimentichiamo le lezioni che la storia ci ha fornito.
Donald Trump ha vinto le elezioni grazie a Reddit, social network dedito ai meme, Obama prima di lui vinse proprio grazie ad internet, come il Movimento Cinque Stelle, quando il partito di Giorgia Meloni è salito nei sondaggi? Proprio dopo il tormentone “Io sono Giorgia”.
Oggi in Ungheria, una “democrazia” di certo non-liberale, il Parlamento ha affidato ad Orban i “pieni poteri”. Affronteremo successivamente questa tematica sul nostro sito, il quesito ora è questo, per quanto possa sembrare drastico, dal momento che ogni dittatura è iniziata con una situazione di crisi ed emergenza, guardando l’accentramento dell’immagine e dell’autorità in determinati soggetti, quanto è grande questo rischio in Italia?
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