Sembrano parole profetiche quelle di George W. Bush, ex presidente degli Stati Uniti d’America, che il 1 novembre del 2005 pronunciò in un discorso pubblico tenutosi presso la sede del Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani.
L’allora presidente mise guardia il mondo sul rischio di una pandemia influenzale, oggi queste parole sembrano tornate attuali in un mondo che cerca di affrontare la minaccia del Coronavirus, dichiarò: “La pandemia non è come un disastro naturale. Al contrario di tempeste e alluvioni che colpiscono e poi regrediscono, una pandemia può continuare a fare disastri con ondate ripetute per un anno o anche di più.
Nel caso si verifichi una pandemia, qualsiasi cosa dalle siringhe ai letti d’ospedale, dai ventilatori fino al materiale sanitario protettivo scarseggerebbe velocemente”.
Stando a quanto viene riportato da più media statunitensi, l’ex presidente era rimasto colpito da un nuovo libro sull’influenza spagnola del 1918 che aveva letto mentre era in vacanza in Texas.
Bush infatti stanziò all’epoca 7 miliardi di dollari per organizzare la risposta a un eventuale pandemia, lanciando un sito che viene usato ancora oggi.
Tuttavia, con gli annu queste risorse diminuirono.