Al contrario del momento che vede una minaccia crescente della criminalità organizzata, molti cittadini decidono di non sottostare a logiche mafiose o camorristiche: è il caso di Piero Sabbarese.
Attivista napoletano che ha preso una posizione netta e precisa, quella di non volere per i suoi figli una terra martoriata dal peggio che essa può offrire, un imprenditore che nonostante minacce ed intimidazioni ha proposto, già da mesi, al Consiglio Comunale di Ercolano di far nascere un ente per denunciare atti criminali e collusioni tra pubblici uffici e camorra.
L’organizzazione oggi è diventata realtà e anche i cittadini di Ercolano saranno meno soli avendo un motivo in meno per avere paura.
Davide D’Errico, promotore di lotte per la legalità da anni, attraverso un post su Facebook “abbraccia” l’amico Piero, con la speranza che il loro esempio venga seguito da un sempre maggior numero di persone che oggi vivono in contesti in cui la parola legalità rimanga appunto solo un termine sul dizionario.
Il post
FINALMENTE ERCOLANO HA UN OSSERVATORIO SULLA CAMORRA
Lui è Piero Sabbarese.
Imprenditore, papà, compagno, attivista politico, ma soprattutto da oggi anche ideatore del primo osservatorio anticamorra di Ercolano. Piero è uno di quelli che per denunciare i clan e le collusioni tra mafia e politica nella sua città, vive costantemente tra minacce, biglietini intimidatori e atti vili di gente vile.
Qualche mese fa propose al Consiglio Comunale di Ercolano di far nascere un ente per tenere alto lo sguardo sui fenomeni mafiosi, perché Ercolano sia la città degli scavi e della Villa dei Papiri, delle ville romane e della Basilica di Santa Maria a Pugliano. Non certo la città degli Ascione o del clan Birra.
E’ un giorno bello per la nostra terra.
Per Ercolano, per chi combatte le mafie e per chi non si ferma nemmeno davanti alle minacce.
Forza Ercolano, forza amico mio!